Neo-Mamma – I pannelli delle attività Montessori

Ciao a tutti, siamo tornati!!
Sono contenta di essere di nuovo qui con voi a scrivere e condividere.
Io e mio figlio Edo ci siamo fatti un lungo periodo di vacanza estiva tra mare e
passeggiate, ma questo non significa che ci siamo fermati anzi siamo cresciuti!
Parlo al plurale perché ormai è una crescita che avviene in simbiosi, più cose impara lui,
più cose scopro io.

Adesso Edo ha compiuto il suo primo anno, cammina e prova a correre, anche se tiene le
braccia alzate e non guarda dove mette i piedi; ha ben 7 denti, per cui divora di tutto e
intendo proprio tutto; inizia a dire le prime parole, tra cui inspiegabilmente “ghianda”, che è
un suono misto tra nanna e mamma.
Ora, quindi, siamo pronti a fare qualche nuovo esperimento.
In questo caso specifico vorrei proporvi un lavoretto che terrà impegnati genitori, figli ed
eventualmente nonni: i pannelli delle attività.


Si tratta di tavole derivate dal metodo Montessori, adatte per i bimbi dai sei mesi circa in
su, quando riescono cioè a stare seduti da soli e sviluppano il loro senso di manipolazione.
Potreste già aver letto qualcosa a riguardo e alcune aziende li vendono online, io ho
preferito mettere in pratica le mie poche abilità manuali e prepararne uno per Edo da sola,
o quasi.
La cosa bella di questi pannelli è che potete veramente sbizzarrirvi con la fantasia e i
colori, riciclare oggetti che non usate più, adattarli alle preferenze e agli interessi dei vostri
bimbi.


La partenza è uguale per tutti: una bella tavola di legno compensato, quadrata o
rettangolare, abbastanza grande e spessa da poter ospitare vari oggetti. Nel mio caso,
non avendo a disposizione assi di legno adeguate, ne ho comprata una tagliata su misura,
60×60 cm e spessa 1,5 cm.
In seguito cominciate a radunare piccoli oggetti che sapete possano attirare l’attenzione
del vostro bimbo, ad esempio vecchi interruttori, manopole per rubinetti, ruote di vecchi
carrellini, chiavi, lucchetti, ganci o chiavistelli, un piccolo specchio acrilico per vedersi
riflessi.

Poi potete ritagliare voi vecchie scatole di cartone spesso per costruire ruote di ingranaggi,
orologi su cui applicare le lancette, forme geometriche o ancora lettere dell’alfabeto e
numeri.
Un’altra idea che potete considerare è quella di inserire in questi pannelli vari tipi di
allacciature che aiutano vostro figlio a fare pratica con alcune delle azioni quotidiane più
comuni e allo stesso tempo importanti. Ad esempio applicate con un paio di chiodini
cerniere da poter aprire e chiudere oppure lembi di stoffa con bottoni da infilare nelle
rispettive asole o ancora delle stringhe non molto lunghe da poter legare tra loro (magari
disegnando sotto il profilo di una scarpa).


Infine un tocco di decorazione darà un risultato ancora più piacevole: colorate alcuni
oggetti oppure le lettere e i numeri, aggiungete qualche disegno fatto a mano o, se non
siete pratici, incollate qualche ritaglio che trovate su giornali o carte da pacchi regalo.
Il mio consiglio è di non esagerare con gli stimoli di modo che il bambino si possa
concentrare più facilmente, ma, allo stesso tempo, di non prevedere solo attività che
vostro figlio sappia già fare perché potrebbe perdere interesse dopo pochi minuti.
È importante tenere sempre presente il fattore sicurezza perché i bambini sono già molto
bravi da soli a trovare il pericolo, non diamo loro ulteriori occasioni. Inoltre questo tipo di
tavole sono ideali per lasciare i bambini a “trafficare” e scoprire da soli l’utilizzo dei vari
componenti.

Ecco alcune cose da controllare: la tavola deve essere bella liscia, senza schegge o
spigoli appuntiti, nel caso basterà limare nei punti critici; deve essere posizionata o legata
in modo che non possa rovesciarsi addosso al bambino; lacci e cordini devono avere
ovviamente una lunghezza tale da impedire lo strozzamento; attenzione a oggetti piccoli
che si possano staccare e possano essere ingeriti.
Se non vi sentite sicuri, osservate vostro figlio mentre ci gioca le prime volte e poi
apportate eventuali modifiche e aggiunte.


Qui di seguito vi elenco cosa ho utilizzato io per il pannello di Edo:

Non preoccupatevi che la tavola sia perfetta, come sapete i bambini badano poco
all’estetica e al design di tendenza.
Penso che qualsiasi sia l’esito resterà un bel ricordo per voi e i vostri figli e, tra un po’ di
anni, loro potranno ridere dei vostri vani tentativi di diventare esperti artigiani.
In bocca al lupo e mi raccomando sentitevi liberi di condividere le vostre creazioni con foto
e commenti.


Anna Neo-Mamma

Sono Anna e da settembre 2019 sono la mamma di Edoardo. Sono una delle tante mamme alle prime armi. Ogni giorno insieme al piccolo Edo affrontiamo nuove sfide, facciamo scoperte di ogni genere, impariamo, litighiamo e ci stimoliamo.